A 12,8 miliardi di anni luce dalla Terra, nel cuore di una galassia primordiale, si nasconde un mostro cosmico: un buco nero supermassiccio con una massa pari a un miliardo di volte quella del Sole.
Questo oggetto straordinario, alimentando il quasar luminosissimo RACS J0320-35, sta crescendo a un ritmo che mette in crisi le stesse leggi fisiche che descrivono l'Universo. La sua \"fame\" di materia, infatti, è tale da oltrepassare il cosiddetto limite di Eddington: una soglia teorica che rappresenta l'equilibrio tra due forze contrapposte. Da un lato, la gravità del buco nero attira con potenza immane la materia circostante; dall'altro, la radiazione emessa dall'accrescimento spinge verso l'esterno. Quando queste due spinte si bilanciano, si raggiunge un sistema stabile. Superare quel confine significa entrare in una condizione di accrescimento di Super-Eddington, considerata instabile. Eppure, RACS J0320-35 lo fa senza esitazioni, crescendo a un ritmo 2,4 volte superiore al limite previsto.
Per gli scienziati questa è una scoperta cruciale. Comprendere come sia possibile un'accelerazione così estrema può svelare uno dei più grandi enigmi dell'astrofisica: come abbiano fatto alcuni buchi neri dell'Universo primordiale a diventare così enormi in tempi così brevi.