La storia dell’uomo più intelligente di sempre
William James Sidis (1898-1944) era un bambino prodigio americano noto per le sue straordinarie abilità matematiche e linguistiche, considerato una delle menti più brillanti della storia, sebbene alcuni aspetti della sua vita siano avvolti da mistero e leggenda. Fu ammesso ad Harvard a 11 anni e si dice che parlasse fluentemente circa 25 lingue, ma visse in seguito una vita ritirata e anonima per sfuggire alle pressioni e alle aspettative legate al suo genio.
Carriera e vita pubblica
* Genialità precoce: A soli 18 mesi sapeva leggere. A 8 anni conosceva già diverse lingue e ne inventò una propria. A 11 anni fu ammesso ad Harvard, diventando il più giovane studente dell'università.
* Insegnamento: Dopo Harvard, gli fu offerta una cattedra di matematica alla Rice University, ma lasciò l'insegnamento perché si sentiva più a suo agio a essere uno studente.
* Attivismo politico: Divenne un attivista socialista e pacifista, il che lo portò all'arresto nel 1919 e a un periodo di detenzione.
Vita privata e ritirata
* Vita anonima: Dopo l'arresto, si ritirò dalla vita pubblica, lavorando sotto pseudonimo e svolgendo impieghi umili per guadagnarsi da vivere.
* Rifiuto del genio: Si dice che abbia rifiutato la sua genialità, desiderando una vita normale e in solitudine.
* Morte: Morì di emorragia cerebrale nel 1944, in gran parte dimenticato, nonostante fosse considerato da molti uno degli uomini più intelligenti della storia.
Opere
* Pubblicò il libro \"The Animate and the Inanimate\" nel 1920, in cui discusse il concetto di \"universo inverso\" e anticipò l'idea di buchi neri.
* Scrisse saggi su varie materie, spesso sotto pseudonimo, dedicandosi a temi come la storia delle tribù native americane e la creazione di nuove lingue.